mercoledì 5 novembre 2014

Psicologia dello sport: Bioenergetica per vincere nello sport individuale e di squadra

Rafforzare piedi, gambe e braccia e interagire
lasciandosi andare fiduciosamente al sostegno
Le migliori potenzialità muscolari e le migliori tecniche sportive spesso non riescono ad emergere nel momento della sfida, poiché inconsci riflessi condizionati archetipici o familiari bloccano il valore obiettivo della persona. Allenarsi con tenacia, praticare lo sport prescelto non basta, è importante impegnarsi costantemente nel far penetrare nel corpo e nella mente il desiderio di VINCERE la gara ma soprattutto gli impedimenti inconsci.  La potenza somato-psichica stimolata dalla Bioenergetica e dal training autogeno possono fare leva sulle motivazioni profonde protese alla VITTORIA. La Bioenergetica si fonda su 7 fattori psicofisici fondamentali: 1) accompagnare ogni motricità con la voce stimolante la respirazione profonda spontanea per esprimere l’aggressività e l’autoaffermazione; 2) partire dagli esercizi dei piedi sentendo le articolazioni  coinvolte per radicarsi nella realtà interiore ed esteriore dando forza e flessibilità alle dita, all’arco plantare e alle caviglie (tenere presente che i piedi piatti e le loro dita a martello predispongono la personalità ad essere perdente);

3) sciogliere e scaricare le tensioni di tutti i distretti corporei, sentire il valore del movimento nello sciogliere ogni blocco; 4) caricarsi di forza vitale; 5) visualizzare, mimare e urlare il desiderio di vincere; 6) sentire le emozioni emerse nella sfida protese alla vittoria, stabilendo un dialogo tra l’inconscio e la mente razionale, tra le emozioni corporee protese all’espansione e quelle inibenti; 7) descrivere le sensazioni del corpo e della mente. Il training autogeno si fonda su 4 fattori importanti: 1) sentire le sei sensazioni fondamentali per il rilassamento: pesantezza, calore, battito cardiaco, polmoni e respirazione, fronte fresca, plesso solare caldo; 2) visualizzare immagini positive per caricare mente e corpo all’ottimismo e all’autostima; 3) giungere ad uno stato di commutazione, visualizzare la vittoria, pensare una frase di proponimento o realizzazione stimolante la vincita; 4) dopo il risveglio sentire e descrivere le sensazioni provate durante il training autogeno. Focalizzarsi sulle motivazioni che stimolano o frenano la vittoria. Se emergono conflitti tra vittoria e sconfitta effettuare un esercizio Bioenergetico mirato a integrare e superare la dualità. Nelle sedute individuali o di gruppo protese a risolvere i conflitti profondi che impediscono la vincita personale o di squadra, è importante il lavoro sui sogni: 1) libere associazioni; 2) elaborazione e integrazione; 3) esercizio Bioenergetico rivolto a superare eventuali conflitti e a dare forza vitale alla parte che vuole vincere; 3) visualizzazione della vittoria e frasi positive per rassicurarsi e sentire la potenza psicofisica per  sentire la forza vibrante  protesa ad assumere comportamenti efficaci per vincere. Ogni passaggio tra lavoro Bioenergetico, training autogeno, interpretazione dei sogni, frasi positive, è mirate a stabilire un dialogo tra mente e corpo, tra emozioni inibenti ed emozioni vincenti. Tempo e denaro investiti per la salute,  l’espansione e realizzazione dei propri desideri di vincere sono i migliori investimenti che si possano fare. I grandi campioni per vincere sul campo vincono prima nel corpo e nella mente.

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