venerdì 14 dicembre 2018

BIOENERGETICA: SUPERIAMOMO IL RIFIUTO DI MUOVERE IL CORPO


SOSTENERSI E 
APRIRSI ALLA VITA
RADICARSI NELLA REALTA’ 
INTERIORE E ESTERIORE
Medici e riviste consigliano di praticare delle attività fisiche per vivere in salute, ciò nonostante numerose persone evitano qualsiasi motricità adducendo scuse variegate, anche se recenti studi hanno dimostrato che le esperienze dolorose emotivo-cognitive passate e presenti memorizzate nel corpo possono influenzare negativamente l’inconscio al piacere della padronanza di se nel movimento. La negazione delle attività corporee inizia sin dall’infanzia attraverso una continua comunicazione familiare e scolastica. Si cerca in tutti i modi di tenere i bambini fermi e silenziosi, evitando di inserire nella loro vita quotidiana ore dedicate al gioco motorio. L’ansia giudicante manifestata ai piccoli crea un condizionamento a sentirsi in colpa tanto che induce a un’inconscia autopunizione ogni qualvolta dove il corpo è in ritmica armonia con il divertimento. Il giudizio introiettato memorizza un imprinting della proibizione a muoversi, il divieto introiettato è rinforzato dalle frasi “te l’avevo detto, se stavi fermo non ti accadeva”. La negazione rimane impressa nell’inconscio e nel corpo creando forti stasi di energia per evitare di sentire sia il desiderio piacevole di muoversi sia la paura di un’eventuale doloroso incidente. La fobia al movimento incastonata e nascosta nelle stasi di energia, in lunghi tempi, stimolata da particolari circostanze della vita diviene una perfetta calamita di malattie. Le fratture, gli interventi, le scivolate nel periodo adolescenziale o in età adulta sono una coazione a ripetere per evidenziare uno spavento pregresso e misconosciuto che si manifesta con pensieri catastrofici, depressione, ansia, paura di non guarire, di uscire di casa e riprendere la vita quotidiana. La coazione a ripetere è ricercata inconsciamente per trovare una soluzione adulta.
 La difficolta emotivo-cognitiva si manifesta in misura più o meno grave a seconda dell’entità dei divieti alla motricità ricevuti da bambini. L’incidente è una macroscopica fotocopia delle piccole e grandi cadute dell’infanzia e delle risposte punitive, per questo i pazienti dicono “il mio dolore persistente è ereditario”, “è causato dal lavoro”, “non lavorerò mai più, non uscirò mai più”, “non guarirò mai più”. Simbolicamente nell’affermare “è ereditario” l’inconscio manifesta la proibizione ereditata dai divieti genitoriali. L’impossibilità a riprendere il lavoro è il simbolo della negazione assimilata nell’andare verso il gioco di gruppo. “Non guarirò più” è la voce interiore che sente l’impotenza inconscia a liberarsi da tutte le interdizioni ormai assorbite. Queste reazioni emotivo-comportamentali al dolore sono scientificamente convalidate in persone che devono ricorrere alla riabilitazione neuromotoria specialistica dopo interventi chirurgici, fratture, dolore lombare subacuto o cronico. L’aspetto bio-psico-sociale del paziente nel suo insieme suggerisce la necessità di riabilitare la persona in modo complessivo. La registrazione di comportamenti legati al dolore può aiutare gli specialisti in Medicina Riabilitativa ad attuare ricondizionamenti cognitivo-comportamentali considerando lo stato psicologico e sociale della persona. Numerosi psicologi hanno elaborato la Scala Tampa di Kinesiophobia, test valido per verificare il grado della fobia del movimento, sia in coloro che devono riabilitarsi, sia negli adolescenti e adulti che, pur non avendo subito incidenti, evitano qualsiasi tipo di motricità. La verifica potrebbe essere utile per iniziare un lavoro di prevenzione nelle scuole e negli uffici perché coloro che inconsciamente evitano le attività fisiche sono spesso esposti all’ansia o patologie delle articolazioni. Coloro che si rivolgono alla psicoterapia superano l’inconscia fobia per qualsiasi attività fisica tanto che dopo parecchie sedute individuali di analisi dei sogni integrati all’analisi Bioenergetica chiedono di frequentare una classe di esercizi Bioenergetici,  successivamente iniziano ad andare a scuola di nuoto, di ballo e a frequentare le palestre. La mente e il corpo integrati tra loro aprono il varco verso una salute vibrante.

lunedì 26 novembre 2018

Bioenergetica per ottenere salute e comportamenti efficaci per realizzare i nostri desideri



L’autoefficacia si estrinseca nella capacità di incoraggiarsi ottimisticamente al fine di potenziare le risorse confrontate con gli eventi della vita che si presentano sfavorevoli.
Esercizi degli occhi
L’autopercezione corporea fa riconoscere i segnali di allarme inviati attraverso le tensioni fisiche, quali indicatori di difficoltà nel gestire situazioni con cui misurarsi. Avvertendo dolori articolari, stati di ansia e insonnia chi è consapevole può agire su se stesso Bioenergeticamente. Le sensazioni che affiorano alla coscienza possono far fluire alla mente il ricordo di una forte emozione negativa provata in una situazione traumatica. La reminiscenza mentale e sensoriale che emerge, se affrontata Bioenergeticamente, libera tutte le stasi di energia e ogni cellula dalle dolorose emozioni dando forza stimolante verso comportamenti efficaci. La gestione di situazioni che fanno realizzare i propri desideri sono efficaci o meno in relazione all’autoconoscenza. Le prove esistenziali superate nel passato fanno introiettare una buona dose di autostima, i numerosi fallimenti predispongono ad operare con sfiducia. Colui che possiede un ottimo senso di autoefficacia sa come ottimizzare certe sensazioni, mentre chi ha accumulato molti insuccessi vive l’emotività come barriera all’affermazione. 
Esercizi della bocca per esprimersi meglio
La Bioenergetica può far radicare nell’ottimismo anche le persone che sono pessimiste, la percezione delle sensazioni corporee, lo scarico delle tensioni, la rigenerazione delle energie positive, la distensione che produce salutari vibrazioni conferiscono la capacità di verificare: il radicamento nella realtà interiore ed esteriore, lo stato di funzionalità energetica e gli stati fisiologici che si ripercuotono sulla salute. L’autoefficacia può essere boicottata dall’ansia destrutturante, dalla collera, dall’insofferenza e da tutti gli stati d’animo che fanno sfuggire le sensazioni percettive, la padronanza del corpo e degli elementi utili per realizzare con successo i propri desideri. Le tecniche Bioenergetiche nella loro funzionalità aiutano a fare luce sulla peculiarità dell’azione efficace.
La forza stimolante e l’energia non bastano, è necessario possedere le fonti che regolano il funzionamento dell’autoefficacia: 
1) conoscenza dell’azione, 
2) motivazione, 
3) grado di ansia,
4) scelta adatta a se stessi.
Esercizi dei piedi per avere energia vitale
La valutazione accurata di queste quattro fonti permette di sentire i reali confini evitando una sovrastima, oppure una sottostima delle proprie capacità. Il radicamento nella concretezza intima ed esterna offre la giusta autopercezione della dose di efficacia tanto da poter perseguire eventi da affrontare con sicurezza. Il limitato radicamento spesso induce verso obiettivi destinati al fallimento poiché non vengono considerate realisticamente le proprie energie in relazione a ciò che si vuole perseguire.  La Bioenergetica, può far fiorire energie frizzanti per possedere la capacità di gestire e trasformare le sensazioni da disturbanti in ottimizzanti, potenzia il senso di autoefficacia emozionale nell’operare verso direzioni di vita che garantiscono gratificazioni capaci di offrire salute raggiante.





mercoledì 17 ottobre 2018

CLASSI DI ESERCIZI DI BIOENERGETICA, movimento psicofisico dai piedi al volto per avere salute raggiante


Alcuni esercizi
della mascella

Tempo e denaro investiti sulla salute attraverso la motilità psicofisica BIONERGETICA sono il miglior investimento che possiamo fare per vivere nel benessere. L’integrazione tra mente-corpo-energia conferisce vitalità->bellezza->interiore ed esteriore. Iniziando dalle dita dei piedi per poi attraversare lentamente ogni segmento corporeo fino a giungere al volto ed al cuoio capelluto, si percorre tutto il fisico privilegiando la respirazione, le sensazioni, l’equilibrio posturale e l’emozionalità espressa attraverso la voce e le risate. Si sente un corpo intero e vibrante tramite l’ascolto interiore espresso nel movimento significativamente sonoro. Nel gruppo l’autopercezione occupa e vive uno spazio che si delimita nei propri confini relazionandosi con gli altri spazi interiori fino a formare campi di energia che si incontrano tra loro. L’alternanza tra movimento e contatto interiore, in coppia e in gruppo, tra motricità, voce e risate, utilizza l’energia per l’evoluzione della salute dinamica di ogni singolo. I molteplici esercizi del volto, mascella e occhi utili per sciogliere le stasi di energia, rendono la pelle luminosa, prevengono il rilassamento cutaneo, offrono salute alla vista, ai denti e alla tiroide; agevolano la respirazione profonda, potenziano la memoria, l’intelligenza e l’attenzione. Le vertebre cervicali, la mascella e la gola, si rilassano mobilitando microvibrazioni in tutto il corpo per agevolare l’armonia delle forme. L'energia bloccata nel volto è causa di molti inestetismi, malattie psicosomatiche, disturbi dell'apprendimento, dell'attenzione e della memoria. Gli occhi e la bocca sono direttamente collegati alle vertebre cervicali, alle orecchie ed al cervello, una forte contrazione a loro carico è causa di cefalee, miopia, dolori alle orecchie, sinusiti, adenoidi e tonsille, disturbi della respirazione, dello stomaco, dell'intestino crasso, delle vertebre lombosacrali, degli organi del bacino e della zona pelvica. Più le contrazioni sono gravi, più si possono manifestare stati ansiosi, depressivi, crisi di panico, disagi psicofisici e comportamentali. Anche le difficoltà sessuali e la sterilità psicologica sono collegate alle stasi dì energia del viso. Gli esercizi del volto anche se possono apparire ridicoli, inutili o infantili sono la parte più delicata e peculiare dell'Analisi Bioenergetica. C'è una diretta interazione tra attività mentale e attività muscolare del volto: l'una influenza l'altra. La testa contiene il cervello che dall'interno del cranio manda comandi a tutto il corpo, essa influenza tutte le situazioni organiche, intellettive e comportamentali. Studiando la via che segue il flusso energetico diretto specificatamente agli organi collegati al viso si risolvono i disturbi derivanti dalle stasi di energia. I movimenti del volto sono un ausilio per le cure mediche oculistiche ed estetiche. Sciogliendo le tensioni, con gli esercizi di Analisi Bioenergetica, il respiro e l'energia iniziano a fluire liberamente donando salute e vitalità.


Corrente A: dal cuore si eleva verso la gola e il volto per giungere fino agli occhi. Corrente B: scorre e si eleva dalla schiena, attraversando i centri cerebrali legati all'occhio e l'area occipitale, prosegue fin sopra alla testa, scende verso la fronte e giunge agli occhi.
Figura 23: il flusso energetico passa attraverso la mascella: pertanto, quando un bambino rimuove un forte spavento, trattiene l'urlo e la scarica motoria, irrigidisce la mascella, blocca il respiro e spalanca gli occhi, mentre le vertebre cervicali si irrigidiscono.