La paura di vivere iniziamo a
sentirla sin dalla vita embrionale, sentendo le molteplici paure che provano
tutti i futuri genitori: “Paura del parto, paura di non essere all’altezza
psicofisicamente di crescere un figlio.” Ogni paura dei genitori viene
trasmessa all’embrione costretto a sentire il timore di non riuscire a
sopravvivere. La paura prosegue nell’atto della nascita: “la luce improvvisa,
il distacco dal ventre materno, respirare, succhiare il latte, digerire, farsi
vestire, dormire e tutto quello che avviene dopo la nascita”. Naturalmente le
paure e le ansie genitoriali continuano incrociandosi con le comuni dinamiche
di coppia, aspettative reciproche deluse, spesso proiettate sui figli. In
sintesi tutti, più o meno siamo condizionati dalle molteplici paure. La
quantità e qualità che ci sono state trasmesse dai genitori portano un neonato
a crearsi delle difese di sopravvivenza. Una delle prime difese per
sopravvivere è quella trattenere il respiro, “PIU’ TRATTENGO IL RESPIRO PIU’
NON SENTO LE EMOZIONI E NON SOFFRO”. La difesa certe volte riesce a far
sopravvivere una vita piena di limiti e complessi, difficoltà relazionali,
problemi di salute organica o psichica sin da bambini, o nella adolescenza o
nella vita adulta. Sulla base di queste paure universali si innestano paure
personali che si distinguono a secondo della personalità, dalla paura del reale
tal volta si sfocia in uno stato di allarme, di fuga e di difesa che scattano
di fronte a situazioni sconosciute o di rischio. La prima esperienza di paura
può portare verso l’ansia della “PAURA DELLA PAURA, crisi di panico, ansia, agorafobia.
Il respiro contratto quale difesa delle prime paure infantili, durante
l’adolescenza o vita adulta, si contrae ancora di più, quando nella vita si
ripetono alcune situazioni rimosse. La coazione a ripetere dell’esperienza di
una prima paura rimossa, viene vissuta come minaccia della personale sicurezza
fino a giungere alla paura della paura di rivivere le situazioni drammatiche. Si
sentono sensazioni di allarme, ansia, angoscia, debolezza, brividi, senso di
soffocamento, diarrea, perdita dei sensi, febbri, cefalea e altro. Le
modificazioni corporee predispongono verso la fuga perché la situazione è
sentita come perdita di certezze, di autostima, protezione e sicurezza. Questo
può accadere nel cambiare casa, scuola, amici, lavoro, crolli finanziari,
abitudini o addirittura un improvviso miglioramento economico. Come superare
tutti i tipi di paura dalla più banale alla più devastante? La prima cosa è
sentire il respiro profondo in modo spontaneo attraverso il movimento
psicocorporeo bioenergetico, sentire le posture corporee che bloccano il
respiro o che lo agevolano, divenire consapevoli delle prime paure rimosse, attraverso l’analisi dei sogni onirici. Liberare il corpo e la mente dalle
prime paure infantili, le abitudini limitanti il piacere di vivere, significa
RADICARSI NELLA MIGLIORE ESPRESSIONE DEI PROPRI TALENTI VIVENDO LA VITA RICCA
DI ENERGIA FRIZZANTE.
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Dalla paura all'espansione |
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Paura e respiro contratto |
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