Nella prima infanzia il bambino nel processo di evoluzione struttura la personalità interagendo con i comportamenti familiari e le situazioni sociali che possono intervenire durante la sua crescita. Tra i due e i quattro anni spesso inizia un comportamento di sfida con il mondo adulto. In quel momento è indispensabile utilizzare una comunicazione orientata verso atteggiamenti e parole rassicuranti nei valori positivi della personalità del bambino e della vita. Per esempio, quando corre, salta, o si arrampica, è importante dire: “Corri con gioia rimanendo in equilibrio per essere felice.” Piuttosto che dire; “non correre che ti fai male “ La risposta interiore a questo “ NON “ sarà quella di correre o saltare ugualmente per dimostrare a se stesso e a tutti la propria forza. Inconsciamente si sentirà in colpa per avere disubbidito, cadrà per punirsi e assecondare la proibizione. Anche se non ci sarà nessun malessere, per l’orgoglio ferito e un senso di umiliazione, piangerà disperatamente, ancora di più se si fa una lesione. La disperazione inconsolabile è l’espressione di un senso di impotenza rispetto al mondo genitoriale. Nel momento in cui il bambino entra a contatto con il mondo dell’asilo, i disagi latenti che si erano strutturati come reazione agli avvenimenti ,emergono in modo evidente. Il senso d’impotenza può manifestarsi in un atteggiamento timido e impaurito verso tutti, oppure aggressivo. L’espressione aggressiva quando è contenuta, è importante che si manifesti, è l’espressione di fiducia e autostima, quando diviene eccessiva, il castigo è un elemento da bandire poiché sortisce l’effetto opposto divenendo controproducente. Questo va fatto presente alle maestre in modo da stabilire un comportamento omogeneo tra la famiglia e la scuola. E’ importante creare un clima di affetto, comprensione, amore e serenità verso il bambino, tra genitori, fratelli, maestre e compagni di scuola e gioco nel parco. Sarà utile evitare discussioni, comportamenti ansiosi, eccesso di autorità, o mancanza di regole. Insegnare la fiducia in sé stesso e nel prossimo esaltando le qualità positive della sua personalità e dell’ambiente. L’atteggiamento dei familiari e delle maestre sia coerente e fermo, unico sia a casa sia a scuola. E’ necessario far in modo che il bambino spieghi i
motivi che lo spingono ad avere reazioni aggressive, gli s’insegni quali risposte verbali è meglio
esplicitare accarezzandogli il capo e dicendo “ tu sei un bambino buono e intelligente, perciò tu puoi e vuoi esprimerti in modo armonico.” Fare esplicitare le emozioni che prova verso i fratelli e sorelle, se è avvenuto un trasloco favorire la descrizione delle sue sensazioni verso la nuova casa, scuola, insegnanti e compagni. Inoltre sarà importante portare il bambino al parco per correre in gruppo, per andare in bicicletta, in casa farlo disegnare ed esaltare positivamente qualsiasi scarabocchio, interessarsi al significato del disegno. Anche le costruzioni e i giochi da tavolo fatti con il padre aiuteranno il piccolo a sentirsi in armonia con se stesso e l’ambiente. Educare i bambini a rispettare se stessi e gli adulti per farli crescere nella giusta congruenza psicofisica e della realtà. Gli esercizi bioenergetici dei piedi, espressivi e del volto accompagnati dalla voce, dando significato a ogni gesto, aumenteranno la carica energeticadel fisico facendo scaricare le tensioni negative. Ne risulterà un comportamento sicuro e armonico per tutta la crescita.