LIBERI
DALL’ORGOGLIO POSSIAMO AMARCI E AMARE
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L’orgoglio può essere sentito attraverso sensazioni
positive e negative. Positive: sentendosi orgogliosi del proprio valore, della
propria autonomia e del proprio aspetto fisico. Negative: desiderio di perfezione di se stessi e del mondo, illusione
di esistere al disopra di tutti, nutre sentimenti di rivalsa, di rivalsa e
superiorità in modo da apparire migliore degli altri. L’idealizzazione della
vita fa sentire continui giudizi e pregiudizi svalutanti verso i propri limiti
e degli altri, quando si trovano in uno stato di bisogno si offendono se
qualcuno li vuole aiutare perciò hanno difficoltà anche a farsi aiutare da un
medico o da un psicoterapeuta. Le sensazioni giudicanti provocano uno stato di
insoddisfazione, ansia e depressione. “Nulla è come dovrebbe essere, come posso
essere felice?” Il centro della fronte, di queste persone, è perennemente
corrugato conferendo uno sguardo severo e infelice. Purtroppo questa
espressione del volto riesce anche a bloccare il respiro, lo sterno e il
perineo, impedendo anche il libero fluire dei flussi che partono dal cuore. Questo
atteggiamento è una ricerca di riparazione delle ferite accumulate durante la
prima infanzia in cui ha introiettato il disprezzo, l’arroganza e il desiderio
di rivalsa. Tutti questi sentimenti negativi è importante trasformarli in senso
di DIGNITA’, AMORE DI SE’ E UMILTA’ fondati sui propri reali talenti e sulla
felice accettazione dei propri limiti. L’amore per se stessi anche se si è pieni
di limiti, aiuta ad aprire la fronte, lo sterno e il perineo per possedere la
respirazione profonda, il libero fluire di tutti i flussi che partono dal cuore
e le stasi di energia. L’ascolto del cuore, delle emozioni di dolore, rabbia e
gioia di vivere portano verso l’accettazione dei propri difetti e altrui, a
sentire di andare verso il mondo con fiducia, autostima e padronanza. L’orgoglio interferisce nell’amore di sé, del
proprio partner, lavoro e amicizia, spesso senza accorgersene, proietta i suoi complessi
d’inferiorità e sensi di indegnità e colpa sugli altri interpretando male le
loro parole e intenzioni. Convinto di essere stato ferito si chiude in se
stesso con l’aspettativa di punire l’altro e indurlo a prostrarsi, a chiedere
perdono, autodistruggersi perché rifiutato senza spiegazione. Se l’altro, dopo
aver chiesto e dato spiegazioni, volta le spalle, il vero autodistrutto è il
soggetto che si ritiene offeso. Nonostante la sofferenza che si infligge non
cede perché non vuole guardare in faccia le personali responsabilità e le
interpretazioni distorte. Vede solo la propria immagine distorta e non si
accorge del valore e della bellezza del mondo interiore ed esteriore. Difende
la propria immagine e gli altri attraverso l’identità introiettata dai genitori
che pretendevano la perfezione di un ideale dell’io inesistente. Come uscire da
questo tunnel senza luce? Farsi aiutare dalla psicoterapia bioenergetica dove
poter ascoltare ed elaborare i simboli dei sogni notturni, sentire il respiro
profondo e le contrazioni ormai croniche nel corpo, dalla punta dei piedi fino
al cuoio capelluto. Il movimento psicofisico bioenergetico, accompagnato dalla
voce, apre i blocchi energetici per far fluire l’energia vitale e tutti i
flussi che partono dal cuore, permette di sentire la propria salute e bellezza
interiore ed esteriore, riuscire ad amarsi e amare gli altri andando incontro
al mondo con padronanza, aperti all’armonia delle relazioni felici nell’amore,
nel lavoro e nella conoscenza di sé e dell’universo.