BEND-OVER IN COPPIA
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CONTATTO TRA TESTA E MANI
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Come riconoscere se amiamo in modo sano
donante gioia di vivere a noi stessi e alle persone con cui condividiamo la vita
quotidiana, o se seminiamo la terra dell’infelicità perenne? Osserviamo e
ascoltiamo i nostri pensieri, sensazioni, fantasie e desideri verso il nostro
consorte, figli, genitori, parenti, amici e colleghi. Se accanto alle emozioni
positive albergano collere represse per quieto vivere, desideri di vendetta o
di competizione, umilmente andiamo ad esplorare le nostre rabbie primarie verso
i genitori, fratelli, compagni di scuola e insegnanti. Le relazioni possono
suscitare reazioni di rabbia, liti furibonde senza fine rievocanti un ricordo
antico congelato e memorizzato nell’inconscio o nelle contrazioni muscolari formate
nella prima infanzia per paura delle reazioni esterne o per un senso di
impotenza. Talvolta i conflitti o paure che può sentire una donna durante il
momento della fecondazione, o durante i nove mesi di gravidanza, o durante
l’allattamento si riflettono negativamente nell’embrione o neonato provocando
un senso di negazione verso la sua esistenza. L’emozione negativa induce a
contrarre l’energia verso il centro del corpo e con essa la rabbia e la paura
di vivere contro un grande desiderio di sopravvivere. In questo stato si
producono forti contrazioni muscolari, stasi di energia che contengono la
memoria della rabbia primaria. Ogni qualvolta che il mondo esterno va a
stimolare l’antica sensazione congelata nel corpo la persona esplode in modo
esagerato. La rabbia repressa si può trasformare in ansia o depressione, quando
la frustrazione esterna rievocante il dolore antico è continua e senza
soluzione. L’elaborazione delle esplosioni di collera prima che divengano distruttive,
alla solitudine, tristezza, senso di vuoto, come il cuore che viene strappato
dall’anima, è importante iniziare una psicoterapia dove l’analisi dei sogni,
viene integrata con l’analisi bioenergetica. Prendendo in considerazione le contrazioni corporee, la
respirazione, la storia personale, i simboli onirici e gli esercizi di
bioenergetica si possono prevenire situazioni psicofische
molto gravi. Con la psicoterapia la rabbia viene usata a proprio favore prima
che la rabbia usi la nostra personalità, fino a possedere la nostra vita. Come
nella medicina omeopatica si usa la rabia in modo curativo. Il conflitto
evolutivo tra AMORE-ODIO non risolto nel periodo stesso della fase depressiva dei
primi mesi di vita, descritta da Melania Klein in cui il bambino vive una
scissione tra “seno buono- seno-cattivo “, in cui si alternano fantasie
punitive e distruttive, la persona per tutta la vita la proietterà su ogni tipo
di relazione, in modo particolare verso i familiari più cari. Rabbia, gelosia,
invidia, sensi di colpa alternati a desiderio di autopunizione e nuova rabbia
ancora scaricata sul partner, figli e colleghi, sono una spirale ricorrente che
vivono queste persone. Lo sfogo
della rabbia in un luogo protetto da un terapeuta ha una funzionalità evocativa
a lieto fine, si liberano le stasi di energia per permettere alla corrente
continua dei flussi che partono dal cuore, di fluire liberamente in tutto il
corpo, donando vitalità e tanta energia frizzante che nell’aprire lo sterno,
apre il cuore all’amore di sé e di chi gli vive accanto.
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