martedì 13 marzo 2018

Bioenergetica: risolve l’angoscia abbandonica?



Molti bambini, di questo periodo storico, soffrono di angoscia abbandonica perché nel sociale si respira l’incombenza di una eventuale separazione dei genitori. Quando i genitori litigano non c’è in loro la sicurezza che poi faranno pace e tornerà certamente il sereno. L’angoscia rende il bambino insicuro, impaurito, talvolta troppo vivace, senza confini e aggressivo, talvolta chiuso in se stesso, timido o depresso. La sicurezza interiore che sentiamo in ogni nostro respiro che ci fa protendere verso il mondo con padronanza inizia a radicarsi nel momento stesso della fecondazione. L’amore reciproco della coppia, la certezza di potersi fidare uno dell’altro in un progetto di condivisione della vita, viene trasmesso nel momento della fecondazione all’embrione. Inizia subito un radicamento biopsichico nella sicurezza di crescita sicura, come un albero che viene piantato nella terra e sostenuto da un valido tutor. L’amore e fiducia nella coppia dona linfa vitale durante tutto il periodo di gestazione proseguendo fino al momento in cui il bambino viene portato al nido o all’asilo e per tutta la vita. Il neonato assimila subito la certezza di avere una madre buona e presente anche quando si allontana. Quando purtroppo la fecondazione e tutta la gestazione e l’allattamento sono circondati da continui conflitti e insicurezze di coppia, l’embrione porta con sé l’angoscia delle emozioni genitoriali, in modo particolare quelle materne trasmesse attraverso il respiro e il battito cardiaco. Il senso di unità totale di una madre buona e di un SE’ degno di amore viene radicato o minato alla base dall’affiatamento materno e paterno con il figlio. L’esperienza del periodo prenatale e dei primi cinque anni di vita crea la base di tutta la nostra vita nel benessere o nel malessere, è la radice dell’autostima, come dell’insicurezza data dall’angoscia abbandonica inconscia, strutturata nel corpo e la mente. L’instabilità emotiva si manifesta nel rendimento scolastico, nelle amicizie, nelle relazioni d’amore e poi lavorative. In queste persone il tradimento introiettato sin dalla vita embrionale è sempre presente, viene agito o subito. Il vuoto interiore, la mancanza di, il senso di colpa inconscio di essere nati e di non essere degni di amore, induce queste persone a ripetere continuamente l’esperienza dolorosa e frustrante vissuta sin dalla fecondazione, nella speranza di trovare quell’amore genitoriale incondizionato tanto desiderato ma mai completamente avuto. Anche quando sono amati, si sentono inconsciamente in colpa di tradire l’identità, indegna di amore, introiettata dai genitori incapaci di donare sicurezza. Inconsciamente adottano comportamenti provocatori per essere abbandonati o per motivare il loro abbandono o tradimento. COME USCIRE DA QUESTO TUNNEL DIABOLICO? L’analisi dei sogni è un valido aiuto per essere consapevoli delle contraddizioni affettive interiorizzate e agite, il lavoro corporeo bioenergetico, permette di rivivere nel corpo il dolore e la frustrazione ricevuta dai conflitti irrisolti di entrambi i genitori. Il rivissuto di antiche emozioni incastonate e memorizzate nei blocchi muscolari costruiti per sopravvivere, scioglie le stasi di energia, attiva il respiro profondo e il libero fluire di tutti i flussi che partono dal cuore fino a sentire il corpo vibrare e radicarsi come una quercia nella personale realtà e nella realtà sociale. La persona ben radicata si ama, si rispetta e diviene genitore amorevole di sé stesso, è calamita di persone con il cuore aperto all’amore, ne riconosce il valore, sente di poter coltivare l’amore reciproco senza agire tradimenti e insoddisfazioni. L’energia frizzante che fluisce nel corpo e nella mente offre buona vita a sé stessi e al mondo.

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