giovedì 21 gennaio 2016

BIOENERGETICA: OCCHIO AL “GASLIGHTING” PER DIFENDERSI DAGLI ABUSI MENTALI


Quando in una relazione sentimentale, amicale, lavorativa e familiare, iniziamo a sentire che la nostra autostima viene messa a repentaglio, lentamente anche il nostro lavoro e in fine la nostra salute e benessere generale, dobbiamo sentire un campanello di allarme per metterci al riparo. E’ importante accorgersi come la persona più vicina a noi ci sta subdolamente manipolando per avere potere, per poterci proteggere con comportamenti efficaci. Le manipolazioni silenziose non lasciano segni sul corpo, ma ferisce profondamente l’equilibrio psicofisico. Quando qualcuno svaluta o mette in discussione le nostre idee e decisioni, sposta gli oggetti che vi appartengono al punto da farci sentire inaffidabili tanto da appropriarsi della nostra vita, prendiamo atto che siamo inconsciamente vittime di manipolazioni induttive definite sin dal 1960 “GASLIGHTING” ossia tentativo cosciente di indurre la vittima prescelta a dubitare della sua memoria, salute mentale, percezione della realtà, intelligenza, per metterla alla propria merce. Questo abuso mentale inizia dai propri genitori, sin da quando si è piccoli, conseguentemente il bambino cresce o identificandosi con il genitore abusante e continuerà ad abusare consorti, figli, amici, colleghi per sentirsi sempre dominatore, o continuerà, inconsciamente, ad essere la vittima designata. Nella prima fase della relazione il persecutore ha un atteggiamento disponibile, educato, fa sentire la vittima prescelta, importante, finge di sostenerla con il solo scopo di sottometterla. In una seconda fase alterna l’atteggiamento positivo con svalutazioni e negazioni della realtà col fine di mettere in confusione la vittima. Nella terza fase la vittima è incredula, meravigliata del cambiamento del carnefice. Nella quarta fase la vittima protesta, si difende, chiede il rispetto del suo valore e dei suoi spazi. Giunti alla quinta fase la vittima inconsapevolmente depone le armi, diviene insicura, dipendente, entra in una latente depressione o inizia a somatizzare. L’identificazione con l’aggressore è totale come era e, inconsciamente, continua ad esserlo con il genitore che sin da bambino lo aveva abusato. La psicoterapia individuale con l’analisi dei sogni onirici può portare a galla gli abusi ricevuti, gli esercizi corporei di bioenergetica, attraverso la respirazione profonda, il radicamento nella realtà interiore ed esteriore, la liberazione delle contrazioni muscolari croniche e della rabbia repressa, offrirà la giusta percezione della realtà, la capacità di interagire con padronanza e comportamenti efficaci con il carnefice, la fiducia e l’autostima. La classe di esercizi e il gruppo di bioenergetica doneranno armonia nel corpo e nella mente, postura e muscolatura adeguate per mantenere la salute e la sicurezza nel confronto con tutti.

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